Botta e risposta sul finanziamento da 6,3 milioni perso per il nuovo Einstein. La Casa dei Comuni: “Adesso di tenta di ‘recuperare’ con il Pnrr”
TERAMO – Come non bastasse l’empasse su una località turistica importante come quella dei Prati di Tivo a riempire di ‘figuracce’ la gestione contemporanea della Provincia di Teramo, l’Ente guidato da Diego Di Bonaventura raccoglie un altro clamoroso insuccesso, stavolta sul fronte della pianificazione dell’edilizia scolastica. Lo sostiene, documenti alla mano, l’opposizione consiliare della ‘Casa dei Comuni’ toccando un nervo scoperto, quello del finanziamento dei lavori per il Liceo Scientifico Einstein, dell’importo di 6,3 milioni di euro, ottenuti dal ministero e inserito nel Piano triennale regionale dell’edilizia scolastica 2018/2020 della Regione Abruzzo, i cui lavori dovevano essere aggiudicati inizialmente al 30 settembre 2020, poi prorogati al 30 settembre dell’anno scorso, pena la decadenza del finanziamento: che è stato perso perché la somma non è stata nemmeno iscritta in bilancio e soltanto nello scorso mese di dicembre ha visto l’inserimento nel programma delle opere previste.
Il consigliere di Italia Viva, Giovanni Luzii, aveva annunciato la presentazione di una scheda al bando finanziato con fondi Pnrr per 7,4 milioni di euro per un progetto che già la Provincia aveva fallito, perdendolo e poi aveva replicato alle critiche dell’opposizione, spiegando che la somma del finanziamento ministeriale precedente (quella persa) sarebbe stata a carico dei contribuenti della provincia di Teramo, quanto a interessi e capitale da restituire, trattandosi di un mutuo a differenza del Pnrr. Cosa non vera, a giudicare dalle accuse di Mauro Scarpantonio, capogruppo della ‘Casa dei Comuni’ che ricorda come i finanziamenti Bei “sono interamente a carico dello Stato”.
“I cittadini purtroppo per Luzii – scrive Scarpantonio – hanno il dono del sapere. E sanno Infatti che il decreto interministeriale 1° febbraio 219 n. 87 che ha finanziato il Piano Regionale dell’edilizia scolastica, all’articolo 1 recita testualmente, ‘…con oneri di ammortamento per capitale e interessi posti a carico del bilancio dello Stato’ e pertanto nulla a carico della Provincia di Teramo. Il finanziamento perso dalla Provincia di Teramo – aggiunge il capogruppo della ‘Casa dei Comuni’ – produce uno scorrimento di graduatoria e si andrà a finanziare interventi su altre strutture fuori dalla provincia di Teramo. I cittadini teramani sanno anche che il programma Bei in cui c’era la Provincia di Teramo è un piano nazionale di un valore pari ad euro 170 milioni di euro”.
“Il PNRR non è dissimile dai mutui Bei se considerassimo che metà del programma è composta da prestiti a tassi agevolati. Comunque per accontentarlo questa mattina è stata depositata una interrogazione consiliare urgente sul tema in discussione sia perché il Consiglio Provinciale non può non prendere atto di tale disattenzione e del danno creato all’intera comunità teramana, e sia perché il Consigliere Luzii ci ha confermato che è stata una SCELTA quella della nostra Provincia perdere il finanziamento. Caro Luzii che pensa di sapere tutte le risposte non si è fatto tutte le domande”.
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